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  • Il Cristianesimo è la religione dei nomi propri, non delle essenze. Dei volti concreti, non degli ectoplasmi. Del prossimo in carne ed ossa con cui confrontarsi, e non delle astrazioni volontaristiche con cui crogiolarsi."
    (Don Tonino Bello)
  • "Il tempo è superiore allo spazio. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi, più che di possedere spazi"
    (Evangelii Gaudium)
  • "E' il filo di un aquilone, un equilibrio sottile, non è cosa ma è come , E' una questione di stile"
    (Nicolò Fabi “è non è”)
  • Il Cristianesimo è la religione dei nomi propri, non delle essenze. Dei volti concreti, non degli ectoplasmi. Del prossimo in carne ed ossa con cui confrontarsi, e non delle astrazioni volontaristiche con cui crogiolarsi." (Don Tonino Bello)
  • Promuovere la testimonianza della carità, lo sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica. "
    (Statuto Caritas Italiana)

CARITAS DIOCESANA

 

La Caritas Diocesana di Pescia è l’Ufficio Pastorale della Diocesi che ha la funzione di animare la comunità, sensibilizzandola alla carità, alla giustizia e alla pace, con prevalente fine pedagogico e un’attenzione particolare alle espressioni di maggiore povertà.

24 agosto 2016. La terra torna a tremare nel Centro Italia

 

Alle 3.36 di questa notte la terra è tornata a tremare in un'ampia area del Centro Italia, compresa fra le provincie di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia. Si parla di interi paesi rasi al suolo (Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto), danni ingenti alle strutture, famiglie senza un tetto e, purtroppo, già di decine di morti.

Nei momenti immediatamente successivi a questa tragedia, vogliamo porgere il nostro pensiero, il nostro abbraccio, le nostre preghiere a tutte le vittime del sisma.

Questa mattina il Santo Padre, a seguito della terribile notizia, ha sospeso la catechesi del mercoledì, per unirsi ai fedeli in preghiera e ha dichiarato: 

 

"Voglio assicurare a tutte queste persone nei paesi di Accumoli, Amatrice o altrove, nelle diocesi di Rieti, di Ascoli Piceno, e nelle altre in tutto il Lazio, nell'Umbria e nelle Marce, la preghiera e dirgli di essere sicure della carezza e dell'abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno. Anche del nostro abbraccio, qui in piazza. Nel ringraziare tutti i volontari e gli operatori della protezione civile che stanno soccorrendo queste popolazioni vi chiedo di unirvi a me nella preghiera affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l'intercessione della Beata Vergine Maria".

Intanto, la Presidenza della CEI ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali. A tale scopo, inoltre, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite.

 

Le offerte raccolte dovranno essere inviate con sollecitudine a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”.

 

Il Santo Padre per la Giornata Mondiale del Rifugiato

In occasione dell'Angelus in Piazza San Pietro di domenica 19 giugno, Papa Francesco rivolge nuove parole ai fedeli e a tutte le comunità cristiane per l'accoglienza dei migranti e dei rifugiati, e lo fa proprio in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita nel 2001 dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), quest'anno dedicata al tema "Con i rifugiati. Noi stiamo dalla parte di chi fugge". 

"I rifugiati sono persone come tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici. Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l'impegno per costruire la pace nella giustizia. Per questo vogliamo stare con loro:incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace secondo la volontà di Dio". Queste le parole del Santo Padre, parole di amore e giustizia, parole che dovrebbero smuovere ogni cristiano, ogni comunità ecclesiale, all'incontro e all'accoglienza.

 

 

 

 

 

Alluvioni in Sri Lanka

Sono oltre  350.000 le persone colpite e decine finora i morti accertati a causa di alluvioni e smottamenti seguiti alle pesanti piogge monsoniche che da alcuni giorni cadono in diverse località  dello Sri Lanka. Danni ingenti  alle abitazioni con centinai di edifici crollati e migliaia danneggiati parzialmente, numerosi gli allagamenti nelle scuole.

«Nelle zone montuose dei distretti di Kegalle e Ratnapura - scrivono Chiara Catenazzi e Mattia Murkovic, "caschi bianchi" in servizio civile all'estero di Caritas Italiana - la terra, riarsa dal sole dei caldissimi mesi passati, si è trasformata in fango, i fianchi delle colline si sono sciolti in frane che hanno travolto interi villaggi. E' qui che si stanno registrando il maggior numero di vittime, dispersi e sfollati. In altri otto distretti, per quanto sembri che la tregua delle piogge di queste ultime ore stia facendo diminuire il livello dell'acqua raggiunto i giorni scorsi, il bilancio dei tragici effetti dell'alluvione sta aumentando: il Disaster Management Centre riporta al 19 maggio 43 morti, 414.627 persone colpite e più di 3.000 case danneggiate». 

Caritas Sri Lanka si è prontamente attivata per predisporre un’assistenza alle persone sfollate in coordinamento con le autorità locali, in particolare nelle diocesi di Ratnapura, Kandy, Kurunegala, Colombo e Chilaw. Sono stati distribuiti aiuti già a circa 7.000 persone e si prevede di raggiungerne 27.000.
 
Caritas Italiana, impegnata da anni nel paese e presente sul posto con propri operatori e volontari in servizio civile, è in costante contatto con la Caritas locale ed è pronta a sostenerne gli interventi in risposta all’emergenza.

[Fonte Caritas Italiana]

Barbarie, ma chiediamo un cuore senza odio

Sgomento, dolore e richiesta di pregare per le centinaia di vittime del massacro che ha colpito al cuore Parigi e l’ Europa. «La nostra città di Parigi, il nostro Paese, sono stati colpiti ieri sera in modo particolarmente selvaggio e intenso», sono le parole dell'arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, in una nota diramata in mattinata. «Dopo gli attacchi di gennaio scorso, dopo l'attentato di questa settimana a Beirut e tanti altri nel corso degli ultimi mesi, soprattutto in Nigeria e in altri paesi africani, il nostro paese conosce di nuovo il dolore del lutto e deve affrontare la barbarie propagata da questi gruppi fanatici». 

Poi ha aggiunto: «Questa mattina prego e invito i cattolici di Parigi a pregare per coloro che sono stati uccisi ieri e per le loro famiglie, per i feriti e per i loro prossimi così come coloro che si attivano per soccorrerli, per le forze dell'ordine sottoposte a una tensione enorme, per i nostri governanti e per il nostro paese affinché insieme rimaniamo nell'unità e nella pace dei cuori». 

La città non è sotto controllo da parte delle forze dell’ ordine, le frontiere sono state chiuse. «Chiedo ai fedeli di Parigi», è l’ appello dell’ arcivescovo, «di adeguarsi strettamente alle misure di prudenza emesse dalle autorità pubbliche. Chiedo loro di fare di questa giornata e di domani, domenica, giornate di lutto e preghiera. Domenica sera alle 18.30 - annuncia Vingt-Trois - presiederò la Messa a Notre-Dame a Parigi dedicata alle vittime di questa notte, ai loro cari e al nostro paese. La campana della cattedrale suonerà alle 18.15. La televisione cattolica Kto trasmetterà la messa, permettendo di parteciparvi a tutti coloro che lo desiderano». 

«Di fronte alla violenza degli uomini - conclude il cardinale arcivescovo della capitale francese - possiamo ricevere la grazia di un cuore fermo e senza odio. Che la moderazione, la temperanza e il dominio di cui tutti hanno fatto prova sinora si confermino nelle settimane e nei mesi prossimi. Che le persone non si lasciano andare al panico o all'odio. Chiediamo la grazia di essere artigiani di pace. Non dobbiamo mai disperare della pace, se si costruisce la giustizia».  

[Fonte: Famiglia Cristiana]

Terremoto in Asia: primi interventi Caritas

Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito l’Afganistan, Pakistan e Nord dell’India e non si hanno ancora notizie di molte zone per lo più montagnose e isolate. Il sisma con epicentro a 270 km circa a Nord Est di Kabul ha colpito una vasta area nella regione dell’ “Hindu Kush”.
I danni sono concentrati prevalentemente in Pakistan, per lo più nella divisione di Malakand (distretto di Swat), e nelle zone immediatamente circostanti di Dir, Buner, Chitral e Shangla.
 
Dolore è stato espresso da Papa Francesco in un telegramma a firma del Segretario di Stato, card. Parolin, e indirizzato al nunzio apostolico in Pakistan, arcivescovo Ghaleb Moussa Abdalla Bader, in cui esprime la sua solidarietà nei confronti di tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro, offrendo inoltre le sue preghiere per le vittime, così come per i feriti e i dispersi. 
 
Caritas Pakistan si è attivata prontamente – riferisce il direttore Amjad Gulzar - in coordinamento con le altre agenzie impegnate nelle azioni di risposta, ed ha lanciato alla rete Caritas un appello per la fornitura di kit di preparazione all’inverno, rifugi temporanei, kit cucina, kit igienico-sanitari. 
 
Caritas Italiana, da anni impegnata a fianco di Caritas Pakistan, dopo aver espresso vicinanza e cordoglio per le vittime, ha messe a disposizione 100.000 euro a sostegno degli interventi di prima emergenza.
  

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Terremoto Asia ottobre 2015” oppure on-line.

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
 
[Fonte: Caritas Italiana]
 
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